IMMANUEL KANT

 IMMANUEL KANT 

BIOGRAFIA 

Kant nasce il 22 aprile 1724 a Konigsberg, capoluogo della Prussia orientale e fiorente centro portuale e nella stessa città muore il 27 febbraio 1804 (alcune fonti fanno risalire la scomparsa all'11 febbraio 1804). 

Immanuel Kant è il quarto di dieci fratelli, di cui sei morti in giovane età. La condizione economica della famiglia legata al lavoro del padre Johann Georg Kant, sellaio, e ad una piccola rendita portata in dote dalla madre, Anna Regina Reuter, permette solo al figlio più promettente, Immanuel, di continuare gli studi fino all'Università. Probabilmente per questo i rapporti tra Immanuel e i suoi fratelli si faranno sempre più sporadici nell'età adulta. Pare inoltre che Kant non gradisse le continue richieste di denaro da parte delle sorelle, invidiose della differente condizione economica raggiunta dal fratello filosofo. Nel 1740 Kant, giovanissimo, prosegue gli studi iscrivendosi all'Università di Konigsberg, dove frequenta soprattutto i corsi di filosofia, matematica e fisica, sotto la guida di Martin Knutzen. Il rapporto con Knutzen è molto importante non solo perché questi mette a disposizione del giovane studioso la sua biblioteca, ma anche perché è proprio lui ad introdurlo allo studio dei due pensatori allora più influenti nel mondo accademico: Isaac Newton e il filosofo Christian Wolff.

Immanuel Kant muore nella città natale di Konigsberg il 12 febbraio 1804. Sulla sua tomba sono incise le sue parole più famose, tratte dalla "Critica della ragion pratica": "Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me".


Ritratto del filosofo Immanuel Kant


FILOSOFIA 


Lo scopo principale del pensiero di Immanuel Kant è quello di identificare le condizioni entro le quali una conoscenza possa essere ritenuta valida sia nel campo delle nuove scienze della natura sia in quelle tradizionali della metafisica, dell'etica, della religione e dell'estetica.


Ogni interesse della mia ragione (tanto speculativo quanto pratico) si concentra nelle tre domande seguenti:

1 Che cosa posso sapere?

2 Che cosa devo fare?

3 Che cosa ho diritto di sperare?


Nella matematica e nella fisica l'uomo esprime giudizi universali e necessari indipendentemente dai dati diretti dell'esperienza sensibile. L'illuminismo aveva visto in questo il segno evidente di ciò a cui può giungere la ragione, ma lo scetticismo di Hume aveva contestato i fondamenti teorici della moderna scienza galileiana e newtoniana. Kant sente quindi l'esigenza di ritrovare sicure basi teoriche e di identificare i fondamenti filosofici che rendono possibile all'uomo il trascendere i dati empirici immediati, limitati e contingenti con l'obiettivo di giungere a conoscenze universali e necessarie.

La metafisica era giunta alla conclusione di potersi porre come una vera e propria scienza in grado di offrire all'uomo verità certe. Kant si domanda se questo avventurarsi della ragione oltre i limiti dell'esperienza sia un percorso coerente e certo per comprendere e dare fondamento alle idee metafisiche di Dio, dell'immortalità dell'anima, delle leggi morali universali.

Kant, seguendo l'impronta illuministica del suo tempo, crede che tutte queste problematiche possano risolversi solo sottoponendole all'esame critico della ragione

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