Leibniz

 Leibniz 


Gottfried Wilhelm Leibniz, un genio tra matematica e filosofia

Nasce l’uno luglio 1646 a Lipsia in Germania e muore il 14 novembre 1716 as Hannover in Germania.

Nel 1672 viene inviato in missione diplomatica a Parigi, per distogliere il re Luigi XIV dal proposito di invadere l'Olanda e invogliarlo a conquistare l'Egitto. Qui Leibniz ha modo di conoscere gli uomini più famosi del suo tempo e di ampliare la sua cultura scientifica. E' in questo periodo che egli scopre il calcolo integrale che, sebbene già trattato da Newton, Leibniz elabora indipendentemente e più semplicemente. In seguito, diventa bibliotecario del duca di Hannover, che gli affida numerosi incarichi, amplia le sue conoscenza e compie un lungo viaggio di tre anni in Germania e in Italia. Sebbene proveniente da una famiglia protestante, Leibniz auspica inoltre la riunione tra la Chiesa protestante e quella cattolica, cosa che invece si rivela inattuabile. Leibniz muore nel 1716. Fu un uomo di grandi progetti e si dedicò a molti problemi. Le sue opere riguardano un po' tutte le scienze, per questo possiamo dire che fu una mente universale. Tra le sue opere più importanti ricordiamo "Saggio di teodicea", che tratta della bontà di Dio, della libertà dell'uomo e del perché del male


LEIBNIZ, FILOSOFIA 

Per il filosofo Leibniz l'ordine del mondo esiste, tuttavia esso non è necessario: è libero ed organizzato spontaneamente. La filosofia di Leibniz è dunque finalizzata a dimostrare questo concetto. Leibniz sostiene che nulla accade che sia assolutamente irregolare: se si tracciano dei punti a caso, esiste una linea costante che vi passa nell'ordine in cui la mano li ha tracciati. In una linea retta o circolare è per esempio possibile trovare l'equazione comune a tutti i loro punti, in virtù della quale tutti i mutamenti stessi della linea sono spiegati. LAllo stesso modo è il mondo.

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